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Festa delle anime
La terza domenica di ottobre, nella provincia di
Belluno, si rievoca l'antico culto dei santi
Sebastiano e Rocco. Questa devozione, che ha
origini antichissime, risale infatti al tempo
della peste dei secoli XV e XVI, periodo in cui
papa Alessandro VII, permise la costituzione
della confraternita delle Anime del Purgatorio.
Oggi la festa delle anime è più un'occasione in
cui effettuare scambi commerciali, svagarsi e
intrattenersi, ma mantiene ancora in parte il
sapore della devozione verso i santi.
Festa di san Rocco
La devozione verso i santi veneti permane in
altre celebrazioni. San Rocco è infatti osannato
a Vallada Agordina, il 16 agosto. In questa
località si tiene una sontuosa festa campestre,
in cui adulti e bambini possono confrontarsi fra
loro in un'infinità di gare e giochi,
degustando, tra una prova e l'altra, le
deliziose specialità locali.
Tra i giochi peculiari di questa festa ce n'è
uno che merita attenzione, si tratta del lancio
di una monetina verso un uovo sodo posto a molti
metri di distanza. Chi centra l'uovo se lo
aggiudica e vince anche tutte le monete già
tirate. Questa gara ha chiaramente un carattere
antico, quando le uova, cibo raro e prezioso,
erano considerate un lusso per signori, e
poterne mangiare anche solo uno significava
molto (vedi storia dell'alimentazione).
Sagra di san Valentino
Il 14 febbraio, nell'oratorio di san Valentino,
ad Este, in provincia di Padova, si tiene
un'importante cerimonia religiosa, a cui
partecipa l'intera popolazione locale, con
particolare attenzione dei bambini. La cerimonia
invoca infatti la protezione per una malattia
tipica dei bambini, l'epilessia, anche
conosciuta come "il male di San Valentino".
Questa festa ebbe origine nel 1671, quando da
Roma giunsero le spoglie di un santo, Valentino,
e anche se sta progressivamente perdendo il suo
significato religioso, per lasciare il passo ad
una semplice occasione di festa paesana, in cui
la popolazione si riunisce in allegria, mantiene
comunque una grande importanza.
La Grande Rogazione
Alla vigilia dell'Ascensione, la popolazione di
Asiago (Vicenza) si avvia, in massa, dalla
parrocchia ai confini della città, in uno
scenario di incredibile bellezza. Questa
processione, che dura poco più di 30 km,
simboleggia "giro del mondo". Capeggiata da uno
stendardo crociato e chiusa da un sacerdote a
cavallo è articolata in diverse tappe e soste.
Una delle più importanti è la sosta nel
Lazzaretto, dove il corteo si separa per magiare
e le ragazze del paese, dopo una piccola
schermaglia amorosa, donano ai loro prescelti
delle uova dipinte da loro con colori naturali a
base di fiori ed erbe.
La chiamata di marzo
L'ultima domenica di febbraio, i montanari della
valle dell'Agno scendono dai loro piccoli borghi
verso valle, sbattendo pentole, piatti e
campanacci, cercando di produrre più baccano
possibile, in modo da svegliare la primavera
addormentata. Una volta giunti a Recoaro Terme
(Vicenza) si organizzano in una sfilata di carri
ed offrono alla popolazione del paese tutti i
prodotti della montagna, chiamata "conca
smeraldo" (per via della lussuriosa vegetazione
che la caratterizza): salsicce, uccelli allo
spiedo, polenta, gnocchi col formaggio e ottimo
vino.
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