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Regione Valle d'Aosta
Abitata in origine dai Celti Salassi, fu
occupata dai Romani nel 25 a.C. e unita alla
Regione Transpadana.
Burgundi, Ostrogoti, Bizantini e Franchi se ne
impadronirono successivamente, e alla
dissoluzione dell'Impero carolingio la valle
passò in mano ai re d'Italia del X sec., subendo
poi le incursioni dei Saraceni.
Dall'XI sec. entrò nell'orbita dei Savoia con
Tommaso I e restò a loro soggetta, salvo brevi
occupazioni dei Francesi nel 1691 e nel
1704-1706.
Napoleone l'attraversò nel 1800 per scendere in
Italia, annettendola poi col Piemonte alla
Francia, dalla quale fu staccata con la
restaurazione del Regno sabaudo.
Durante la seconda guerra mondiale fu uno dei
centri principali della Resistenza, a partire
dal 1943. Se la controffensiva tedesca
nell'autunno-inverno 1944 costrinse molti gruppi
partigiani a cercare la salvezza oltralpe, essi
si riorganizzarono ben presto liberando la valle
nell'aprile 1945.
Eretta in regione autonoma, ne assunse la
presidenza Federico Chabod.
Il territorio della Valle d'Aosta costituisce
una delle regioni a statuto speciale, previste
dalla costituzione e gradualmente attuate.
L'ordinamento regionale vi si attua mediante un
Consiglio regionale, eletto per la durata di
quattro anni, a scrutinio diretto, da parte di
tutti i cittadini che risiedano nella valle da
almeno tre anni e godano dei diritti politici.
Il Consiglio, composto di trentacinque membri,
elegge nel proprio seno una giunta, composta di
sei assessori, e un presidente regionale nel
quale si accentrano i poteri di autonomia che la
legge ha conferito alla regione. Il Consiglio
esplica attività legislativa, nell'ambito delle
materie fissate dalla costituzione e
ulteriormente precisate dallo statuto regionale,
attenendosi nell'emanazione delle leggi al
rispetto dei princìpi generali dell'ordinamento
dello Stato. Esplica anche attività
amministrativa, sia nell'ambito delle materie
sulle quali legifera, sia in altri ambiti, per
delega da parte dell'amministrazione statale.
Il controllo di legittimità sull'attività svolta
dagli organi regionali è esercitato da una
commissione di coordinamento, composta di tre
membri (un rappresentante del ministero
dell'interno, uno del ministero delle finanze e
uno della regione), con sede in Aosta. In
considerazione della particolare natura della
regione vi è ammesso il bilinguismo (lingue
italiana e francese) sia negli atti
amministrativi sia nell'istruzione scolastica:
gli abitanti della regione godono anche di
talune esenzioni fiscali.
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