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Folklore
Regione Friuli Venezia Giulia
Processione del perdon
La prima domenica di luglio, a Grado (Gorizia)
si tiene una magnifica processione di barche
imbandierate, per accompagnare la Madonna di
Grado alla vicina isola di Barbana. A questa
splendida manifestazione, che risale al 1237,
partecipa con grande fervore tutta la
popolazione, in un clima coinvolgente ed
emozionante.
Vogada mata
Un'altra magnifica festa marittima è la "vogada
mata", un sorta di carnevale acquatico di grande
impatto. A Duino, nei pressi di Trieste,
centinaia di barche, motoscafi, gommoni e
pescherecci di vario genere danno vita ad un
lungo corteo di carri marini variopinti e
pittoreschi, detto appunto la "vogada mata", la
vogata matta. Tutta la festa è accompagnata da
diversi stand culinari in cui è possibile
gustare le specialità locali.
Le due sagre del formaggio
Il paese di Enemonzo, in provincia di Udine,
vanta ben due sagre del formaggio. In questo
luogo infatti, a maggio e a settembre, si
tengono due diverse sagre gastronomiche: la
prima celebra il formaggio fresco e stagionato
di tipo "latteria"; nella seconda invece, si
assaggia il formaggio di malaga e la cosidetta "scuete",
una speciale ricotta affumicata, tipica di
questo luogo e giudicata eccezionale dagli
intenditori.
La corsa degli asini
Sempre vicino Udine, a Fagagna, la prima
domenica di settembre si tiene una particolare
corsa 'equestre'. Dal 6 settembre del 1891, gli
asini migliori del paese, che ancora oggi
conservano i nomi dei loro antenati, si
affrontano in un palio sulla piazza principale
della città. Cometi, Pythagoras, Folc, Fuiros e
Talpe, tra gli altri, ogni anno, da più di cento
anni, si contendono così la vittoria della "San
Siro del Friul".
Il Pignarûl
Il 6 gennaio, giorno dell'Epifania, a Tracento
(Udine) si organizza un magnifico corteo in
abiti duecenteschi, in cui si rievoca l'incontro
dei re Magi con Gesù bambino. Una lunghissima
fila sale al Castello Coia "Cis'cielat", dove
viene acceso un immenso fuoco, detto il "pignarûl
grant". La direzione che prende il fumo del falò
serve per trarre gli auspici sulla stagione
invernale. Così si crede che se il fumo va a
oriente si può prendere il sacco e andare al
mercato a vendere i prodotti del raccolto che
sarà abbondante, se invece il fumo va verso
occidente è maglio andare "per il mondo" a
cercare fortuna altrove.
Alla fine della divinazione, qualsiasi sia stato
il suo esito, la gente del posto si riunisce
comunque nelle osterie per brindare alla fortuna
o abbattere la malasorte.
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